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5 dicembre 2011

Dungeon of Dredmor gioco di ruolo stile roguelike che non punta su particolari virtù tecniche per coinvolgere il giocatore.

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Dungeon of Dredmor gioco di ruolo stile roguelike che non punta su particolari virtù tecniche per coinvolgere il giocatore.

Dungeons_of_Dredmor_logoDungeon of Dredmor è un roguelike in cui si ammazzano mostri, si raccolgono oggetti e si mangiano cose trovate per terra.

La prima cosa a cui ci troveremo di fronte è la creazione del personaggio. Creazione poi… insomma, bisognerà scegliere un paio di skill fra quelle messe a disposizione che, per quanto siano numerose, sono  sbilanciate in quantità verso il ramo magico. A questo punto ci si accorgerà che purtroppo non vi è nessuna personalizzazione estetica, e che il protagonista -per quanto possiate agghindarlo- resterà sempre un tizio anonimo coi capelli marroni.

Dopo aver scelto le nostre abilità, ci ritroveremo catapultati in un enorme parcheggio sotterraneo a più piani, generato casualmente, in cui invece delle automobili sono stati parcheggiati dei mostri fin troppo simili a pinguini. Tra una spadata qui e una freccia là, si può notare che la difficoltà è sensibilmente aumentata rispetto alla beta, e molte bacchette e pozioni eccessivamente potenti sono state bilanciate.

Dando un’occhiata al sistema di statistiche si può notare il numero enorme di cifre da poter analizzare. Ogni valore è spiegato abbastanza chiaramente, quindi il significato di ogni caratteristica non è un problema.

La trama è quella di qualsiasi roguelike: c’è un tizio cattivo in fondo a questo dungeon, probabilmente si sta facendo i fatti suoi guardando mtv ma, nel caso esso stia invece pianificando di conquistare il mondo dall’alto (basso?) del suo parcheggio sotterraneo, bisogna ucciderlo.

Fortunatamente il tutto è affrontato con la giusta ironia,  ben gestita e mai fastidiosa.

Durante la nostra avventura potremo trovare o comprare un enorme numero di oggettini da equipaggiare, mangiare, vendere o -in casi di estrema necessità- trasformare in stoccafissi da offrire al Dio supremo del lutefisk (no, non sto inventando nulla).

Oltre quanto già detto il gioco fornisce altre possibilità: dal crafting (molto sviluppato ma dall’interfaccia ampiamente rivedibile) al piazzare trappole e molte altre piccolezze che aumentano la varietà e faranno contenta tutta la gente che si rallegra di queste cose. Un dettaglio degno di nota sono le subquest, dateci direttamente da Inconsequentia, the Goddess of Pointless Sidequests, e sono spesso volontariamente inutili e stupide.
 
Screenshots.

Dungeons_of_Dredmor1
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3 dicembre 2011

Angband è un videogioco "rogue-like" che prende ispirazione nella mitologia di J. R. R. Tolkien.

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Angband è un videogioco "rogue-like" che prende ispirazione nella mitologia di J. R. R. Tolkien.

angbandAngband è un videogioco "rogue-like" derivato da Umoria (il porting per Unix in C di un gioco chiamato Moria). Il nome deriva dalla fortezza di Angband, che nella mitologia di J. R. R. Tolkien (da cui il gioco prende ispirazione) è la fortezza di Morgoth. Il gioco è attualmente disponibile per tutti i principali sistemi operativi tra i quali Unix.
Il tema del gioco è ispirato a quello tipico dei giochi di ruolo. Il giocatore, dopo aver scelto le caratteristiche del personaggio che intende impersonare, può esplorare fino a cento livelli dei sotterranei di Angband in cui deve cercare, attraverso le proprie azioni, di accumulare abbastanza equipaggiamento ed esperienza per poter sconfiggere Morgoth. Ogni volta che il giocatore cambia livello viene generata casualmente una nuova mappa, per questo motivo il gioco risulta essere sempre diverso.
Il tema principale è quindi quello della gestione di un insieme limitato di oggetti che possono essere portati con sé (o conservati nella propria "base") tra tutti quelli trovati, cercando di individuare l'equipaggiamento ottimo per continuare l'avventura.
Anche se stilisticamente molto diverso, il gioco viene spesso paragonato a NetHack, anche se a differenza di quest'ultimo assume maggiore importanza l'aspetto tattico e di combattimento.
moria
Storia.
La prima versione è stata creata da Alex Cutler ed Andy Astrand all'Università di Warwik nel 1990. Sean Marsh e Geoff Hill, studenti della stessa Università continuarono la manutenzione di Angband in seguito all'abbandono di Cutler ed Astrand.
Con la versione 3.0 vennero introdotte da Robert Rühlmann, che divenne il manutentore del progetto dal 2000, e da Jonathan Ellis numerose modifiche alle parti costituenti del gioco (oggetti e mostri da affrontare). Da un punto di vista tecnico quella versione vide l'introduzione del linguaggio di scripting Lua per l'implementazione di alcune funzioni con l'intenzione di semplificare lo sviluppo del codice, ma tale scelta venne in seguito abbandonata.
Dopo che nel 2005 Rühlmann abbandonò il progetto, si susseguirono diversi manutentori. L'ultima versione del gioco è la 3.1.0 beta che è stata rilasciata nel Gennaio del 2009 da Andrew Sidwell.
Il codice sorgente di Angband è disponibile e può essere modificato e ridistribuito, ma non è software libero in senso stretto perché ha una licenza "per scopi non commerciali", identica a quella del programma da cui deriva, Moria. Si sta tentando però di rilasciare Angband anche sotto una licenza GNU GPL. Un vantaggio di ciò sarebbe la possibilità di distribuire il gioco anche con le distribuzioni commerciali di Linux.
Varianti.
Esiste un numero notevole di varianti del gioco, ciascuna diversa per scopo e profondità delle modifiche. Le varianti più note sono:
    ZAngband
    ToME
    NPPAngband
    EyAngband
    Hengband
    OAngband
    Steamband
Download.
Screenshots.
Angband-and-Variants-for-Palm-OS_1
Angband-and-Variants-for-Palm-OS_2
Angband-and-Variants-for-Palm-OS_3
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28 novembre 2011

Corsix-TH è un motore opensource pensato per far girare Theme Hospital sui moderni sistemi operativi compresi Linux.

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Corsix-TH è un motore opensource pensato per far girare Theme Hospital sui moderni sistemi operativi compresi Linux.

corsixth_logoCorsixTH è un gioco open source che si pone come il clone del famoso game per la gestione ospedaliera del 1997 denominato Theme Hospital.

Lo scopo del gioco è molto semplice, dobbiamo gestire un'ospedale creandone nuovi ambulatori, posti letto, sale d'attesa e molto altro tutto logicamente facendo quadrare il budget.

Il nuovo CorsixTH confronto al game originale offre molti miglioramenti soprattutto nella grafica, inoltre ci permette di aggiungere nuovi plugin e nuove modifiche al game di base. Inoltre grazie al nuovo motore permette di supportare anche le risoluzioni grafiche più recenti e il supporto multi lingua.

Da oggi possiamo anche installare CorsixTH su Ubuntu e Debian con molta facilità grazie al pacchetto deb che possiamo scaricare dalla home del progetto.

Corsix-TH è un motore opensource pensato per far girare Theme Hospital sui moderni sistemi operativi compresi Linux e MacOSX, per funzionare è necessario avere il gioco originale, oppure la demo se proprio non riuscite a trovarlo potete provare a cercarlo in qualche sito di abandonware.

Una volta installato Corsix-TH è necessario copiare dalla root del CD la directory HOSP da qualche parte sull’hard disk, quella cartella sarà poi usata per impostare l’opzione theme_hospital_install (verrà chiesto al primo avvio di gioco) dove appunto conterrà il path alla cartella contenente id dati di gioco.

Il nuovo motore di gioco offre anche molti miglioramenti al gioco originale e offre la possibilità di creare plugin e modificare il gioco di base, inoltre supporta le risoluzioni grafiche più recenti, e supporterà il multi lingua.

Ecco il trailer in immagini:

CorsixTH_1

CorsixTH_2

CorsixTH_3

CorsixTH_4

CorsixTH_5

Screenshots.

 

corsixth-1

CorsixTH07

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corsixth2

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7 agosto 2011

Frets on Fire offre la possibilità di suonare i brani preferiti usando la tastiera del computer.

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Frets on Fire offre la possibilità di suonare i brani preferiti usando la tastiera del computer.

Frets on Fire è un videogioco musicale nel quale i giocatori usano la tastiera del computer per suonare le note musicali che scorrono sullo schermo, al fine di comporre una canzone.

Frets on Fire è stato il vincitore dell'Assembly demo party 2006 game development competition.
Il giocatore deve "suonare" la parte musicale della chitarra all'interno di una canzone.

Le note appaiono sullo schermo sincronizzate con la canzone, e vengono suonate attraverso la pressione dei tasti corrispondenti (solitamente F1-F2-F3-F4-F5), più un tasto che simula la plettrata (solitamente INVIO o SHIFT), ovviamente rispettando il tempo della canzone.

Il giocatore ottiene punti per ogni nota suonata correttamente. È inoltre previsto un sistema di moltiplicatori che raddoppia, triplica o quadruplica il punteggio assegnato ad ogni nota qualora il giocatore abbia suonato rispettivamente una serie di 10, 20 o 30 note consecutive corrette; il moltiplicatore viene tuttavia azzerato al primo errore.

Le versioni più recenti del gioco hanno apportato diverse migliorie, tra cui una nuova modalità, chiamata HOPO (Hammer on and Pull off), grazie alla quale è possibile effettuare alcuni assoli con la sola pressione dei tasti delle note, senza usare il tasto della plettrata.

I punteggi migliori possono inoltre essere inviati al sito ufficiale delle classifiche mondiali.

La caratteristica che contraddistingue il gioco è il sistema di controllo, che richiede di imbracciare una normale tastiera come se fosse una chitarra, permettendo un notevole livello di giocabilità e immersività anche senza una periferica dedicata. Con la mano sinistra si premono i tasti che vanno da F1 a F5 e che vengono usati come note, mentre con la destra si preme Invio o Shift, ovvero i tasti che simulano la plettrata.


Caratteristiche.

    * 4 Livelli di difficoltà (Supereasy - Semplicissimo, Easy - Facile, Medium - Difficile, e Amazing - Esperto).
    * Un livello tutorial, che guida passo per passo al gioco.
    * Un editor intero, per creare nuove canzoni, o personalizzarne di esistenti.
    * 3 Canzoni standard (altre sono disponibili per lo scaricamento sul sito ufficiale).
    * Supporto per i controller Guitar Hero.
    * Possibilità di importare canzoni da Guitar Hero o Guitar Hero II.
    * Supporta il servizio di messaggistica istantanea Xfire.

Frets on Fire permette, in quanto software open source, di creare versioni modificate del gioco. La mod più popolare è la RF-MOD, ora giunta alla versione 4.15 e disponibile sia per Windows che per Linux. La RF-MOD è completamente indipendente dal gioco originale, quindi può essere utilizzata senza che sia installata nel proprio pc una versione di Frets On Fire. L'autore della RF-MOD, Rogue_f, è diventato attualmente lo sviluppatore e manutentore ufficiale sia del gioco che della World Charts, ed ha affermato che in futuro tutte le caratteristiche della sua mod saranno incluse in Frets On Fire; di conseguenza Frets On Fire e RF-MOD confluiranno in un unico progetto.

Esiste anche il fork Frets on Fire X, abbreviato in FoFiX, che aggiunge nuove funzionalità al gioco originale.

Il porting per il sistema operativo Android è stato chiamato Taps of Fire, e da esso è nato un fork dal nome Fire Taps.

Alcuni antivirus identificano erroneamente Frets On Fire come un virus di tipo W32.Rajump, a causa dell'utilizzo, da parte di entrambi i software, del programma py2exe per la creazione di file eseguibili a partire da codice sorgente scritto nel linguaggio Python. Si tratta in ogni caso di un falso positivo.

La pagina del download per Linux:


Version 1.3.110:

Screenshots.




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6 agosto 2011

LongoMatch è un software libero distribuito con licenza GPL studiato per l’analisi sportiva.

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LongoMatch è un software libero distribuito con licenza GPL studiato per l’analisi sportiva.

LongoMatch, come il suo stesso slogan dice “The digital coach”, è un software studiato per l’analisi sportiva, utile ad allenatori di qualsiasi sport ma anche a commentatori televisivi e a chiunque, più in generale, che necessità di estrarsi dei frammenti da un video da associare poi a persone/cose in esso rappresentate.

Il programma è sviluppato in C# attraverso la piattaforma mono e altre librerie di supporto cross-platform.

Si tratta di software libero/open source, distribuito con licenza GPL, quindi, chiunque può studiarlo, modificarlo, ridistribuirlo e espanderlo (sempre però rispettando i vincoli di citare l’autore, restituire le modifiche e non chiudere il software).

Pertanto se manca qualcosa, e se ne hanno le capacità, basta farsi avanti :)

Disecciona vídeos de partidos para estudiar tus jugadas

LongoMatch es una herramienta que aprovecha las nuevas tecnologías para analizar jugadas y estrategias de juego en cualquier deporte a partir de un vídeo.

El programa básicamente te permite diseccionar un vídeo en varias partes, o jugadas, para verlas con detenimiento e incluso a cámara lenta.

Sin embargo, en LongoMatch se echan en falta ciertos detalles como espacio para anotaciones o marcadores gráficos para señalar un aspecto concreto del vídeo.


La storia.

L’ideatore del programma è lo spagnolo Andoni Morales che, oltre ad essere uno sviluppatore di software libero presso la Flumotion (azienda esperta nello sviluppo di sistemi di streaming) ha anche un passato da giocatore professionista di hockey su prato (terzo ai mondiali under21 con la nazionale spagnola).

Unendo le due passioni, nell’anno accademico 2007/2008 (facoltà di ingegneria dell’università “la Sapienza” di Roma), Morales si è laureato con una tesi dal titolo “LongoMatch: a sports video analysis tool based on Free Software“.

Il mondo dell’hockey su prato è divenuto subito il “laboratorio di test” tanto da essere stato adottato dalle squadre di A1 della Roma e della Lazio e da alcune squadra spagnole (spesso come alternativa a prodotti proprietari come http://www.nacsport.com/).

L’interesse si è poi espanso altrove stimolando così Andoni a portarne avanti lo sviluppo.

Chiunque trova errori o vuole suggerire nuove funzioni può farlo attraverso il forum http://longomatch.ylatuya.es/forum/index.php.

Come si usa.

Il funzionamento di LongoMatch è molto semplice: durante la visualizzazione di una sorgente video (live o un filmato registrato), l’utente non deve far altro che premere dei bottoni presenti schermo (o usare una combinazione di tasti) per catalogare così pezzi di filmato.

Poniamo ad esempio il caso di una partita di pallavolo. L’interesse è quello di poter estrarre, dal video, tutte le sequenze in cui un giocatore ha effettuato un servizio, o una ricezione, o una alzata, o un attacco, o un muro o una difesa ecc… oppure di individuare particolari situazioni sugli schemi applicati in determinati momenti della gara (esempio posizione del palleggiatore nella situazione di ricezione … p1, p2 … p6).

L’utente di LongoMatch non fa altro che caricare il video, crearsi queste categorie di azioni da voler annotare e cominciare la visione. A quel punto, ogni volta che a video si vedranno le azioni di interesse, non si farà altro che premere il relativo bottone o la combinazione di tasti impostata.
Di volta in volta gli spezzoni di video scelto (le clip) finiranno sotto l’apposita categoria.

L’utente potrà quindi, in qualsiasi momento, selezionare la categoria e guardarsi le varie clip in essa contenuta e associarne ad essa delle note.

Nella “revisione” delle clip l’utente poi potrà associare il relativo video ai giocatori presenti nelle immagini.

Grazie a questa funzione sarà quindi possibile prendere visione delle varie clip “sfogliandole” per giocatore.

Possono poi essere aggiunti anche ulteriori tag (es. “parallelo”, “lungolinea”, “errore”…).

Utilizzando poi la funzione “ListaAzioniGioco” (playlist) è anche possibile esportare una sequenza di azioni in un unico video.

Inoltre, in qualsiasi momento, è possibile bloccare il video e, sull’immagine scelta, utilizzare una funzione di disegno con cui poter mettere in evidenza problematiche tecniche e tattiche attraverso frecce, cerchi, linee, croci con tratteggi e colori diversi.

L’immagine creata può essere poi esportata in un file oppure inserita nella videoclip (l’effetto che si otterrà durante la visualizzazione sarà quello di bloccarsi sul disegno fino a che non viene premuto un tasto).

Questa funzione risulta utilissima non solo per la tattica ma anche nella didattica di tecniche: il tecnico può proporre una serie di esercitazioni ad allenamento, da analizzare in un secondo momento e restituire ai singoli atleti con i dettagli necessari a far capire meglio quali movimenti sono stati fatti in maniera corretta e cosa e come correggere.

Per gli appassionati di statistiche poi il software è anche in grado di esportare il progetto (= quanto registrato fino a quel momento) nel formato CSV (comma separated value).

Importando questo file in un foglio di calcolo (es. Microsoft Excel o OpenCalc) si otterrà una tabella con i dati raccolti completi dei tempi di acquisizione e della durata, da lì ad arrivare a elaborare alcuni calcoli (es. punti/errori, percentuali di positività ecc…) il passo è breve.

Qualora sia necessario sistemare la durata dei singoli videoclip è sufficiente passare in modalità analisi e da li accedere ad una griglia da cui poter modificare la durata dei tempi di visualizzazione di ogni singolo video.

Il sistema di gestione delle categorie degli eventi da registrare è molto semplice e funzionale.

Attraverso il relativo manager è possibile: definire il nome della categoria, associarne un colore, deciderne la durata in secondi prima e dopo aver utilizzato il comando (es. i due secondi prima e i due secondi dopo l’azione di attacco, con il risultato di avere un video da 4 secondi) e definire una combinazione di tasti.

La combinazione di tasti (tasto rapido) è fatta premendo uno dei tasti fra ALT o SHIFT seguito da un secondo tasto (es. “ALT a” per associare la pressione di questa combinazione alla categoria “attacco”), qualora invece si usi invece il tasto CTRL, si ottiene che sarà necessario premere solo il tasto associato.

Esempio: se si crea il tasto rapido “CTRL b” per definire la categoria “battuta”, durante la visione del video sarà sufficente premere il tasto “b” per estrarre quella videoclip.

Il gestore dei giocatori permette di inserire dati anagrafici, statura, peso, numero di maglia, ruolo e fotografia; con la conseguenza che nell’area dedicata alle squadre ogni videoclip può comparire sotto il nome del giocatore e relativa foto.

Il progetto (ma anche l’elenco dei giocatori e le categorie) è esportabile, pertanto è possibile scambiare il proprio studio (con il video distribuito però separatamente) anche ad altri.

Non mancano poi le possibilità di aumentare/diminuire la velocità del video e di visionarlo in verso opposto.

Il consiglio finale è quello di utilizzare questo software, pubblicizzarlo e contribuirne allo sviluppo anche semplicemente segnalando problemi o idee per la sua evoluzione.

Si tratta di software libero, quindi un bene comune che non potrà far altro che migliorare solo se si creerà una comunità interessata.

Download.

Installazione:

Digitare da terminale:
$ ./configure
$ make
# make install
# ldconfig /usr/local/lib/longomatch 

Per Debian i pacchetti sono inclusi nella versione Sid (instable).

Per Ubuntu:

Per le versioni precedenti a Ubuntu 11.04 Natty Narwhal:

sudo add-apt-repository ppa:ylatuya/ppa
sudo add-apt-repository ppa:gstreamer-developers/ppa (raccomandato dagli autori)
  
Per Ubuntu 11.04 Natty Narwhal basta cercare il programma con Ubuntu Sofware Center ed installarlo.

 Screenshots.

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